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Biorivitalizzazione e biostimolazione cutanea

Le tecniche di biorivitalizzazione e biostimolazione cutanea sono inserite in programmi globali di ringiovanimento della cute a livello ambulatoriale.
La metodica consiste nell’iniettare, mediante aghi sottilissimi, a livello del derma superficiale, sostanze perfettamente biocompatibili e totalmente riassorbibili (acido ialuronico, beta-glucano, vitamina C, aminoacidi, TGF-beta, antiossidanti, polinucleotidi) che abbiano una funzione non solo di riequilibrio della normale fisiologia, ma anche di stimolo e riattivazione della parte più vitale della cute, il derma papillare o superficiale. Esso, infatti, è ricco di vasi sanguigni e cellule, tra cui i fibroblasti deputati alla produzione di fibre collagene ed elastiche e dei glucosaminoglicani, molecole che vanno a formare la sostanza fondamentale intercellulare del tessuto dermico. Tra i glucosaminoglicani, il principale è l’acido ialuronico, un polisaccaride capace di legare a sè, come una spugna, grandi quantità di acqua: è la molecola responsabile dell’idratazione e del turgore cutaneo tipici della cute giovane. Inoltre la sua presenza è fondamentale per la stabilizzazione della rete di fibre collagene ed elastiche immerse nella sostanza intercellulare, per gli scambi metabolici, per i processi di riparazione e di rimodellamento del tessuto cutaneo.

Le principali manifestazioni dell’invecchiamento della pelle sono rappresentate dalla perdita di elasticità e di turgore cutaneo e dalla formazione delle rughe: si ha una progressivo impoverimento di quell’impalcatura di sostegno costituita dal derma.

In dermatologia plastica l’acido ialuronico, sotto forma di denso gel viscoelastico, è utilizzato da anni come materiale di riempimento (filler), adatto a riempire il derma medio-superficiale e sollevare il fondo di rughe o cicatrici depresse.

Nei trattamenti di biorivitalizzazione cutanea si utilizza, invece, una preparazione di acido ialuronico naturale, non modificato chimicamente, più fluido, ad elevata concentrazione, capace, quindi, di legare una quantità di acqua da 40 a 70 volte superiore. Questo prodotto, oltre a svolgere un’azione ristrutturante e intensamente idratante della sostanza intercellulare dermica, è dotato di bio-interattività nei confronti dei fibroblasti: li stimola a produrre collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico endogeno, proteggendoli contemporaneamente dall’azione dannosa dei radicali liberi che si formano continuamente, in particolare durante l’esposizione solare.

Esistono diverse metodiche di biorivitalizzazione cutanea. La procedura non lascia generalmente segni e gli eventuali arrossamenti, dovuti alle micro-iniezioni, sono in genere di lieve entità e di durata molto breve. I protocolli più comunemente usati sono: per una pelle giovane tre infiltrazioni. Una ogni 2-3 settimane, e mantenimento un’infiltrazione ogni 2-3 mesi; per una pelle danneggiata quattro infiltrazioni, una ogni 1-2 settimane, e mantenimento un’infiltrazione ogni 1-2 mesi.

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